Distanza: 162,7 km
Luogo di partenza: Pau
Luogo di arrivo: Laruns
Orario di partenza: 13:05 CEST
Orario di arrivo (circa): 17:21 CEST
Solo due giorni fa, il gruppo è passato dalla Spagna alla Francia attraverso uno dei pochi percorsi pianeggianti che attraversano il confine, vicino alla costa del Golfo di Biscaglia. Per la maggior parte, le due nazioni sono separate dalla quella che è un'incredibile confine naturale, la catena montuosa dei Pirenei, storicamente linea di demarcazione tra le due superpotenze europee e che ha sempre reso difficile l'invasione dell'una nell'altra e aiutato ciascuna a proteggersi dall'altra. La logica delle corse ciclistiche è molto diversa da quella delle guerre, e piuttosto che avanzare verso nord dopo aver aggirato i Pirenei, il Tour si avventura verso sud-ovest per rientrare sulla montuosa, per la prima vera giornata di scalate del Tour de France 2023.
I corridori partiranno da Pau, la città che è stata visitata dal Tour più di ogni altra, ad eccezione di Bordeaux e, naturalmente, di Parigi. Da qui si gode di una vista davvero straordinaria sui Pirenei, descritti dallo scrittore ottocentesco Alphonse de Lamartine come "i più belli della terra", e particolarmente suggestivi se visti dal Boulevard des Pyrenees, appositamente costruito. Ma Pau non è stata scelta per le sue vedute panoramiche, bensì per la sua vicinanza alle montagne, che i corridori affronteranno con trepidazione piuttosto che con piacere, sapendo che in poche ore dovranno scalare alcune di quelle imponenti vette.
Il profilo della tappa 5 - Fonte: ASO
Il primo è il Col de Soudet che, con una lunghezza di 15 km e una pendenza media del 7,2%, sarà la prima vera montagna della corsa di quest'anno. Classificato fuori categoria, sarà un brusco risveglio per un gruppo che finora non ha mai affrontato nulla di superiore a pendenze di categoria 2, ma è improbabile che la salita avvenga a un ritmo particolarmente impegnativo, visto che il traguardo è lontano: 85 i km che da qui il gruppo dovrà ancora percorrere. Per lo meno, il gruppo non lo scalerà in fretta; per i corridori in fuga (probabilmente composti da scalatori che hanno perso intenzionalmente o meno diversi minuti sulle colline basche), rappresenta un'occasione sia per prendere un vantaggio iniziale nella gara del Re della Montagna, sia per aumentare il vantaggio sul gruppo in modo da avere una possibilità di vittoria di tappa.
Dopo una lunga strada a fondo valle, interrotta solo dal Col d'Ichère di categoria 3, arriva il Col de Marie Blanque, dove è probabile che si scateni l'azione per gli uomini da classifica generale. In una tappa quasi identica al Tour 2020, Tadej Pogačar attaccò più volte sui ripidi pendii per poi andare in testa con solo Primož Roglič, Egan Bernal e Mikel Landa. Gli 11 km di discesa finale e i 7 km di pianura fino al traguardo di Laruns non lo scoraggiarono quell'anno e siamo sicuri che si troverà nel gruppo di testa anche quest'anno non sarà da meno.
Favoriti in gara
Questa tappa sulla carta presenta buone possibilità di vittoria per una fuga, considerato anche che l'UAE Team Emirates potrebbe voler cedere la maglia gialla. Ma sarà complicato e potremmo invece assistere a una battaglia iniziale tra i contendenti alla classifica generale.
Neilson Powless (EF Education-EasyPost), attualmente in maglia a pois, sarà determinato a conquistare punti preziosi sulle salite. Con il principale pretendente alla classifica generale, Richard Carapaz, fuori gara a causa di una caduta, la squadra americana cercherà di mantenere la maglia di re delle montagne il più a lungo possibile. Anche il due volte vincitore di una tappa del Tour, Magnus Cort, potrebbe essere un'opzione per la squadra in rosa, in caso di fuga.
Per gli Ineos Grenadiers, Daniel Martínez potrebbe essere il giusto corridore su cui puntare. La squadra, che quest'anno non ha un chiaro leader per la Classifica Generale, si concentra sulle vittorie di tappa. Matej Mohorič (Bahrain-Victorious), il re delle fughe al Tour de France 2021, punterà a replicare il suo successo. Quest'anno ha già conquistato la vittoria nell'ultima tappa del Giro di Slovenia.
Il corridore dell'AG2R Citroën Felix Gall ha dato prova di forza prima del Tour, ottenendo la sua prima vittoria di tappa da professionista al Tour de Suisse in uno sforzo solitario con un profilo simile a quello di questa tappa. Anche il suo compagno di squadra Benoît Cosnefroy sarà un corridore da tenere d'occhio per la fuga. Per la Movistar, che ha perso il leader della classifica generale Enric Mas nella prima tappa, Gregor Mühlberger o Gorka Izagirre potrebbero essere delle buone opzioni per la fuga.
Un francese che vuole assicurarsi una vittoria di tappa in casa e che quindi sarà invogliato ad andare in fuga, sarà Warren Barguil (Arkéa Samsic). Il 31enne ha all'attivo due vittorie di tappa, ottenute nel 2017, lo stesso anno in cui ha conquistato la maglia KoM. Anche se da allora ha avuto pochi successi al Tour, ha messo in mostra le sue abilità tecniche al Giro d'Italia in una tappa con un profilo simile, arrivando terzo. Il francese Julian Alaphilippe (Soudal-Quick-Step) potrebbe essere un corridore da tenere d'occhio, così come Pierre Latour (TotalEnergies).
Pronostico
Pensiamo che la fuga rimarrà lontana e che Neilson Powless, con la maglia a pois, si assicurerà la vittoria di tappa. L'americano è stato in fuga nella maggior parte delle tappe e, dopo una giornata come quella di ieri a basso ritmo, avrà la forza di arrivare per primo al traguardo.
Immagine di copertina: Zac Williams/SWpix.com