Distanza: 182 km
Luogo di partenza: Bilbao
Luogo di arrivo: Bilbao
Orario di partenza: 12:30 CEST
Orario di arrivo (circa): 17:15 CEST
La scelta di far partire il Tour de France dalla città di Bilbao, è il tipo di grande evento internazionale a cui gli abitanti di Bilbao si sono abituati negli ultimi decenni. Dagli anni Novanta la città si è trasformata, passando da una città post-industriale in difficoltà, che soffriva per il declino del settore industriale, a un luogo turistico rigenerato, in cui l'economia è di nuovo in forte crescita.
Il ringiovanimento è iniziato alla fine degli anni Novanta, con la costruzione del Museo Guggenheim. Incaricato di progettare un edificio che contribuisse a creare una nuova immagine positiva della città di Bilbao, l'architetto canadese-americano Frank Gehry ideò una novità radicale, elaborata e ambiziosa che catturò immediatamente l'immaginazione del pubblico. I suoi intricati schemi curvilinei, costituiti da molteplici strati di titanio interconnessi, sono sorprendenti da vedere e sono stati celebrati come una delle grandi imprese architettoniche dell'era moderna, oltre a catturare senza dubbio l'essenza della storia della città: il museo, situato sulla riva del fiume Nervión, con le sue forme cosí particolari evoca nello spettatore sia le navi che hanno attraccato qui fin dalla fondazione di Bilbao in epoca medievale, sia il terreno collinare che segna l'orizzonte della città.
Negli anni successivi alla costruzione del Guggenheim, i turisti hanno continuato a riversarsi a Bilbao per visitare il museo cosí come il resto della città. Il turismo è diventato da allora l'economia principale di Bilabo, sostituendo l'industria pesante e rendendola di nuovo una città fiorente. Questo modello di costruzione di un nuovo punto di riferimento importante in una zona degradata della città per cercare di stimolarne il rinnovamento è diventato noto in tutto il mondo come "l'effetto Bilbao", ma sebbene sia stato molto imitato in altre città, poche o nessuna lo ha saputo eguagliare.
Dopo essere partiti da Bilbao e con lo sfondo del Guggenheim all'inizio della giornata, i corridori viaggeranno in senso orario intorno alla regione della Biscaglia prima di tornare al punto di partenza, dopo aver affrontato molte delle insidiose colline e delle strade saliscendi per cui questa parte del mondo è rinomata.
Mentre le prime tre delle cinque salite ufficiali della giornata saranno teatro di battaglie competitive tra i corridori che entreranno in fuga per cercare di diventare il primo corridore a indossare le famose strisce a pois come leader della classifica King of the Mountains, saranno le ultime due a determinare il vincitore della tappa. La penultima salita, la Côte de Vivero, sarà familiare ad alcuni per le sue recenti apparizioni alla Vuelta a España e al Giro dei Paesi Baschi (in cui Marc Soler e Primož Roglič sono stati tra coloro che l'hanno usata come trampolino di lancio per conquistare la vittoria), ma è la meno familiare Côte de Pike che sarà cruciale per le sue pendenze più ripide (una media del 10% per 2 km) e per la vicinanza al traguardo (solo 10 km).
Gli scalatori per eccellenza (la maggior parte dei quali ha il nome "Van" da qualche parte) la ameranno e attaccheranno sicuramente, e anche alcuni corridori della classifica generale con gambe particolarmente esplosive potrebbero provare a sfruttarla per rubare qualche secondo e azzardare la vittoria di tappa.
Principali atleti in gara
La prima tappa di ogni Grande Giro è difficile da prevedere, ma siamo sicuri che i corridori più aggressivi e incisivi eccelleranno.
Il duello che dura da tempo tra Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Wout van Aert (Jumbo-Visma) potrebbe continuare nella tappa inaugurale del Tour de France. Entrambi i corridori possiedono una potenza eccezionale e sono abili nell'affrontare le salite più impegnative, come dimostrato nei loro scontri diretti di quest'anno alla Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix, in entrambi i casi vinti da van der Poel.
Julian Alaphilippe (Soudal-Quickstep) è un altro corridore da tenere d'occhio nella prima tappa. Il corridore punta a una vittoria di tappa e questa potrebbe essere la sua occasione. Il corridore francese ha sofferto per un infortunio al ginocchio all'inizio dell'anno e non è stato in grado di dimostrare di essere in buona forma prima del Tour fino al Giro del Delfinato, dove ha finalmente ottenuto una vittoria di tappa, mettendo a tacere i dubbi di tutti. È un corridore incisivo e si adatta a una tappa come questa, quindi ci aspettiamo che sia tra i protagonisti.
Sono sorti dubbi sullo stato di forma di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) dopo la caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi, che gli ha provocato la frattura del polso e ha interrotto il suo programma di corse in vista del Tour. Tuttavia, la tenacia e la sete di vittoria di Poagčar sono stati evidenti questa primavera e la vittoria della prima tappa servirebbe a dimostrare che il due volte vincitore del Tour è ancora in forma.
Anche il britannico Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) potrebbe rappresentare una minaccia nella tappa d'apertura, avendo vinto la Strade Bianche in solitaria. Pidcock ha espresso le sue ambizioni per le vittorie di tappa e persino per una chance in classifica generale. Una vittoria nella tappa inaugurale potrebbe proiettarlo in cima alla classifica e assicurargli la maglia gialla, dandogli un vantaggio significativo sui suoi principali rivali in classifica.
Tra gli altri corridori che potrebbero lasciare il segno già nella prima tappa ci sono Magnus Cort (EF Education-EasyPost), che ha recentemente vinto una tappa del Giro d'Italia, Biniam Girmay (Intermarche-Circus-Wanty) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek). Questi corridori non dovrebbero essere trascurati come potenziali contendenti per la vittoria di tappa.
Pronostico
Pensiamo che Mathieu van der Poel vincerà la prima tappa del Tour de France. Quest'anno l'abbiamo visto eccellere su questo tipo di terreno accidentato nelle classiche, quindi ci aspettiamo che domini anche a Bilbao.
Immagine di copertina: Alex Whitehead/SWpix.com