La più grande corsa ciclistica del mondo è quasi arrivata e, quando manca poco al via del Tour de France, sono già iniziate le voci su chi sarà in lizza per la prestigiosa maglia gialla.
La 110ª edizione inizierà sulle colline dei Paesi Baschi, il che significa che l'azione in classifica generale potrebbe iniziare fin da subito. Il percorso si dirige poi verso i Pirenei, a ovest delle Alpi, attraverso il Massiccio Centrale e le montagne del Giura e dei Vosgi nell'est della Francia, prima dell'iconica processione verso Parigi e dell'arrivo in volata sugli Champs-Élysées.
Questa edizione è un paradiso per gli scalatori, con otto tappe di montagna che vantano un record di 30 salite e una sola cronometro. Ma chi riuscirà a salire sul podio dopo 21 giorni di gara?
Jonas Vingegaard - 5/4
Jonas Vingegaard ha vinto il Tour de France dello scorso anno (Immagine di SWPix.com)
Dopo aver vinto il Tour lo scorso anno, Jonas Vingegaard torna a difendere il suo titolo e, secondo i bookmaker, parte come favorito. Sebbene il Tour di quest'anno preveda una cronometro in meno rispetto alla scorsa edizione, il danese ha capacità più che sufficienti per compensare in montagna e la sua squadra, la Jumbo-Visma, comprende atleti del calibro di Wout van Aert, Christophe Laporte, Dylan van Baarle e il super gregario di montagna Sepp Kuss. Sarà sicuramente una delle squadre più forti del Tour.
La battaglia tra Vingegaard e Tadej Pogačar al Tour è iniziata due anni fa. Vingegaard arrivò secondo nel 2021, ma riuscí poi a batter Pogačar l'anno scorso sulle Alpi. Entrambi i corridori puntano a vincere un altro titolo al Tour, quindi quest'anno sarà un altro spettacolo Pogačar vs Vingegaard.
I due si sono già affrontati in questa stagione alla Parigi-Nizza, ma Vingegaard è stato battuto nettamente da Pogačar e ha perso il secondo posto contro David Gauda. Tuttavia, al Giro dei Paesi Baschi, è tornato più forte che mai, vincendo tre tappe su sei e conquistando una netta vittoria generale.
L'infortunio di Pogačar (vedi sotto) potrebbe essere una motivazione fondamentale per i bookies che danno Vingegaard come primo favorito, ma a giudicare dalle quote offerte, non c'è quasi nulla a separarli.
Tadej Pogačar - 6/4
Tadej Pogačar alla Parigi-Nizza di quest'anno (Foto di James Startt)
Il due volte vincitore del Tour de France, Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si presenta al Tour di quest'anno come il favorito assoluto. Al momento della pubblicazione, tuttavia, Pogačar rimane dietro al suo principale rivale Vingegaard nell'opinione dei bookmaker.
Il 24enne ha sempre dimostrato di essere una forza da tenere in considerazione al Tour, arrivando primo al suo debutto nel 2021 e difendendo poi il titolo l'anno successivo. Solo l'anno scorso qualcuno ha messo fine al suo regno, con Vingegaard che ha sottratto la maglia gialla allo sloven sulle montagne dell'undicesima tappa.
Pogačar ha già avuto fin qui una carriera scintillante, aggiungendo costantemente al suo palmarés i titoli più prestigiosi. Questo tema è proseguito nella stagione delle classiche di quest'anno, in cui ha assolutamente dominato, conquistando il primo posto al Giro delle Fiandre, all'Amstel Gold Race e alla Flèche Wallonne. Finora, ha mancato un solo podio, alla Milano-Sanremo, dove si è piazzato quarto. Ma quando sembrava che nulla potesse fermare la sua corsa, una sfortunata caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi gli ha procurato la frattura del polso e gli ha impedito di conquistare la tripletta delle Ardenne, oltre a porre una brusca pausa alla sua stagione agonistica 2023. Per questo motivo è attualmente in svantaggio rispetto a Vingegaard nelle quote.
Tuttavia, Pogačar è in via di guarigione e punta decisamente a luglio, documentando su Instagram le sue sessioni di riabilitazione e gli estenuanti allenamenti indoor. É tornato a pedalare sulle strade a fine maggio, unendosi al resto della squadra in un campo di allenamento in alta quota in vista del Tour. A differenza dell'anno scorso, in cui abbiamo avuto un assaggio della sua forma prima del Tour al Giro di Slovenia, quest'anno vedremo per la prima volta come ha recuperato dall'infortunio a Tour già cominciato.
Il percorso di quest'anno gli si addice, con una montagna via l'altra. C'è anche una provo a cronometro individuale di 22,4 km nella 16a tappa, in cui potrebbe aumentare le sue possibilità, anche il divario tra lui e Vingegaard in una gara contro il tempo è davvero poco.
Un uomo capace di riuscire nelle imprese più incredibili; Pogačar, nonostante sia reduce da un infortunio, rimane un grande favorito per la vittoria del Tour de France.
Jai Hindley - 25/1
Jai Hindley ha vinto il Giro d'Italia lo scorso anno dopo aver sottratto la maglia rosa a Richard Carapaz (Foto Getty Images)
Dopo aver vinto il Giro d'Italia lo scorso anno, Jai Hindley debutta al Tour de France, dichiarando di preferire il percorso del Tour, incentrato sulle tappe di montagna piuttosto che sulle cronometro che hanno dominato il Giro di quest'anno. Dopo aver corso quattro volte il Giro e due volte la Vuelta a España, la stagione agonistica di Hindley ha dovuto subire qualche modifica per consentirgli di arrivare in perfetta forma a luglio. La sua ultima gara è stata in aprile alla Liegi-Bastogne-Liegi, dove si è piazzato 83°, e da lì Hindley si è allenato in alta quota, come molti altri suoi rivali.
I suoi risultati in altre corse a tappe di una settimana e nelle classiche di un giorno non riflettono spesso le prestazioni del corridore australiano in un Grande Giro. Anche quando ha vinto il Giro l'anno scorso, ha ottenuto risultati mediocri nel periodo precedente. Quindi, anche se sulla carta la sua stagione è apparsa poco brillante, Hindley rimane il favorito dei bookmakers al di fuori di Vingegaard e Pogačar.
Enric Mas - 28/1
Mas ha dimostrato di essere una minaccia molto più concreta alla Vuelta rispetto al Tour (Getty Images)
Enric Mas (Movistar) ha ottenuto sempre buoni risultati sia al Tour de France che alla Vuelta a España, piazzandosi due volte al secondo posto nel Grand Tour spagnolo e al quinto e sesto posto al Tour. Lo spagnolo ha mantenuto questa costanza anche quest'anno, dove ha ottenuto piazzamenti tra i primi dieci nelle tre corse a tappe disputate, ma non è riuscito ad avvicinarsi a Vingegaard quando lo ha affrontato al Giro dei Paesi Baschi.
Nonostante il relativo successo nei piazzamenti nelle corse a tappe, a Mas è mancata la grinta vincente necessaria a convertire i suoi sforzi in vittorie, facendolo rimanere nell'ombra del primo posto. Tuttavia, dovrebbe essere in grado di affrontare al meglio le difficili salite del Tour. Ci aspettiamo di vederlo tra i primi 10 e forse anche sul podio se le cose andranno bene. Non pensiamo che riuscirà a raggiungere il primo posto e anche i bookmakers sembrano essere d'accordo.
Richard Carapaz - 33/1
Richard Carapaz alla Volta Ciclista a Catalunya di quest'anno (Foto Getty Images)
La prima stagione di Richard Carapaz con EF Education-EasyPost lo vedrà protagonista della classifica generale al Tour. Il trentenne ha un'ampia esperienza come corridore di successo in classifica generale, avendo vinto il Giro nel 2019 e piazzandosi terzo al Tour nel 2021 dietro a Pogačar e Vingegaard.
Scalatore incisivo e d'attacco, nel corso della sua carriera si è piazzato fuori dai primi cinque solo in quattro dei nove Grandi Giri a cui ha partecipato. Tuttavia, i suoi risultati a cronometro sono cambiati durante i Grandi Giri, nonostante sia il campione nazionale ecuadoriano del 2022. Dovrà assicurarsi di fare una delle sue migliori prestazioni per non perdere molto tempo dai due favoriti.
Dopo aver trascorso molto tempo in ad allenarsi sui Pirenei, Carapaz non ha ottenuto risultati migliori rispetto a corridori del calibro di Pogačar e Vingegaard, e ha ottenuto solo una vittoria alla Mercan'Tour Classic Alpes-Maritimes contro un gruppo che non possiamo definire dello stesso livello rispetto a quello che incontrerà al Tour.
David Gaudu - 40/1
David Gaudu era in ottima forma alla Parigi-Nizza di quest'anno (Foto di James Startt)
David Gaudu (Groupama-FDJ) cercherà di lasciare il segno al Tour de France di quest'anno dopo aver mancato il podio l'anno scorso, finendo a 13-39 minuti dal vincitore Vingegaard. Quest'anno sarà la sua quinta partecipazione al Tour e spera che questa sia l'edizione in cui riuscirà a salire sul podio o almeno a conquistare una vittoria di tappa, cosa che non ha ancora ottenuto nella sua corsa di casa.
Quest'anno è stato l'unico corridore a sfidare davvero i due grandi. Arrivato secondo alle spalle di Pogačar alla Parigi-Nizza, il francese è riuscito a scalzare Vingegaard, portandolo al terzo posto con 46 secondi di ritardo. Tuttavia, il danese è stato inarrestabile al Giro dei Paesi Baschi, e Gaudu è riuscito a concludere solo al quarto posto, a 1-31 da Vingegaard.
La Primavera di Classiche delle Ardenne non è andata a buon fine - non ha concluso nessuna delle tre gare - e questo potrebbe essere il motivo per cui è quotato più in basso nonostante la sua performance alla Parigi-Nizza. Gaudu si trova più a suo agio nelle corse a tappe che nelle grandi classiche di un giorno, e la motivazione di salire sul podio nella corsa più importante del suo Paese dovrebbe renderlo protagonista nella lotta per la classifica generale in montagna.
Se riuscirà ad arrivare al Tour de France con la stessa forma smagliante che aveva alla Parigi-Nizza, sarà un corridore che gli altri favoriti dovranno tenere d'occhio.
Ben O'Connor - 75/1
O'Connor cercherà di rimediare a un Tour 2022 difficile in cui è stato costretto ad abbandonare (Getty Images)
Le aspirazioni di Ben O'Connor per la classifica generale non hanno forse eguagliato la sua capacità di vincere le tappe nei Grandi Giri, motivo per cui l'uomo dell'AG2R Citroën è considerato dai bookmakers una scommessa azzardata.
Nel 2021 ha ottenuto il miglior piazzamento in classifica generale, a tre minuti dal podio, mentre l'ottavo posto alla Vuelta 2022 è il miglior risultato in classifica da allora. L'australiano ha parlato delle sue ambizioni l'anno scorso, prima che una caduta precoce rovinasse le sue ambizioni, ma al meglio delle sue possibilità ha sicuramente le carte in regola per essere in lizza per il podio assoluto. Sembra solo che sia troppo lontano per negare a Pogačar o Vingegaard la vittoria finale, se rimarranno in gara.
Mikel Landa - 80/1
Mikel Landa sarà uno dei corridori con più esperienza in classifica generale del Tour di quest'anno (Foto Getty Images)
Mikel Landa (Bahrain-Victorious) è sembrato in forma smagliante quest'anno, e il suo secondo posto dietro Jonas Vingegaard al Giro dei Paesi Baschi ne è una prova.
Tuttavia, lo spagnolo continua a non aver mai vinto una corsa a tappe nel WorldTour e non è ancora salito sul podio del Tour. Si è piazzato al quarto posto nel 2020 e (di pochissimo) nel 2017, ma gli è mancata la formula vincente, motivo per cui rimane un vero outsider nonostante la sua notevole costanza.
Il percorso di quest'anno inizia nella regione natale di Landa, i Paesi Baschi, quindi potremmo aspettarci di vederlo attivo fin dall'inizio, e sarà supportato da una squadra molto forte che comprende atleti come Fred Wright, Matej Mohorič, Pello Bilbao e Wout Poels.
Il 30enne continuerà senza dubbio ad attaccare inspiegabilmente in momenti inopportuni, ma la possibilità che riesca a trasformare una top-10 in una vittoria al Tour di quest'anno è ancora molto remota.
Altri favoriti in gara
Romain Bardet (Team DSM) è passato un po' inosservato quest'anno, ma sembra determinato a fare un altro tentativo al Tour. A 100/1 è considerato un vero e proprio azzardo, ma una buona prestazione al Tour de Suisse potrebbe fargli scalare la classifica dei favoriti.
Adam Yates è a 66/1 e giustamente, visto il suo ottimo inizio alla UAE Team Emirates. Ma considerando che è nella stessa squadra di Pogačar, sembra improbabile che possa avere la sua occasione, a meno che il loro uomo principale non riesca a concludere. Simon, il fratello di Adam, rimane a 80/1 nonostante non abbia corso da quando ha abbandonato il Tour de Romandie in aprile, ma la forma del corridore della Jayco-Alula rimane un mistero.
Romain Bardet affronterà quest'anno il suo 10° Tour de France (Foto di James Startt)
Ineos Grenadiers avrà molto probabilmente Daniel Martínez come leader della squadra, ma il colombiano è a 80/1. Si trova addirittura dietro al suo compagno di squadra Tom Pidcock a 40/1, ma non avendo quasi nessuna esperienza in classifica generale e non avendo alcuna indicazione che punterà al giallo, non abbiamo ancora nessun britannico in lizza per la classifica generale.
Tom Pidcock ha vinto la sua prima tappa del Tour de France lo scorso anno (Foto Getty Images)
Ci sono alcuni nomi importanti più in basso nella lista dei bookmaker. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) è quotato 100/1; non sorprende il suo ritorno dall'infortunio dopo la terribile caduta dello scorso anno.
L'imperioso Wout van Aert (Jumbo-Visma) non è lontano, a 125/1, così come Julian Alaphilippe (Soudal-Quick-Step), nonostante non abbia mai preso in considerazione una candidatura per la classifica generale.
Un notevole ritorno alla forma per il quattro volte vincitore Chris Froome (Israel-Premier Tech) è considerato improbabile, il britannico è quotato a 750/1.
Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) dovrebbero forse essere premiati con quote più basse vista la loro caratura, ma si possono ottenere rispettivamente 325/1 e 500/1 per una vittoria assoluta.
Immagine di copertina di James Startt