Nessun cuore spezzato ieri nel team Fenix Deceuninck. Ma lacrime di gioia. Sulla terribile salita finale della quarta tappa del Tour de France Femmes la prima ad emergere in solitaria è Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck).
Yara taglia il traguardo visibilmente emozionata, consapevole di aver scritto un pezzo importante di storia per sé, per la squadra e in generale per il Tour de France Femmes. Per lei è infatti la prima vittoria in un WorldTour femminile, in una delle tappe più lunghe mai corse fino ad ora, che copriva l'impressionante distanza di 177,1 km. Di particolare valore emotivo per il suo team, la Fenix-Deceuninck, essendo la loro prima vittoria al TDFF, avvenuta nel giorno seguente la disfatta di Julie Van de Velve (Fenix-Deceuninck), partita in fuga negli ultimi km della terza tappa, ma ripresa dal gruppo proprio sul finale.
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La gestione dei secondi di vantaggio nel tratto finale del percorso è stata la chiave del successo di Yara Kastelijn. Il merito è equamente suddiviso tra la determinazione della 25enne olandese e il direttore sportivo della Fenix-Deceuninck, Michel Cornelisse, capace di infondere sicurezza ed energia positiva alla sua squadra. “Gli ultimi metri sono stati incredibili", ha dichiarato la ciclista olandese, arrivando sul traguardo con oltre un minuto di vantaggio sulle sue avversarie.
Il ciclismo e lo sport però vivono non solo di gloria ma anche di rivalità. E il ciclismo femminile non fa eccezione. Yara Kastelijn sente di aver fatto ben poco nella fuga di ieri, sfruttando per lo più la scia e il lavoro delle altre 14 ragazze del gruppo di testa per gran parte della giornata. Ma come ha affermato anche lei stessa al termine della corsa: “Non siamo qui per fare amicizia. Io e la mia squadra volevamo una vittoria e l'abbiamo ottenuta, e sono molto orgogliosa di questo".
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Foto: Getty Images
Alle spalle dell'inarrestabile 25enne olandese, una SD Worx incapace di portare a termine i numerosi attacchi sferrati per la Classifica Generale.
"É stata una giornata un po' folle, non sono riuscita a fare la differenza", afferma la stessa Vollering al termine della tappa, con tanta delusione negli occhi. Una giornata invece da ricordare per tutta la Fenix Deceuninck, che festeggia anche l’ingresso nella Top Ten della stessa Kastelijn, ora settima a un minuto da Kopecky.
Il Tour de France Femmes ci insegna che non è solo una competizione di resistenza e velocità, ma un evento che celebra la passione, l'energia e la determinazione di queste ragazze, le cicliste più forti del mondo. Due tra queste, Vollering e Van Vleuten, ci hanno dimostrato che ancora una volta rimangono le atlete da battere, ma la forza della nostra campionessa nazionale, Elisa Longo Borghini sul finale, ora quinta in Classifica e valida candidata al podio, accende ancora una volta le speranze italiane.
Oggi il Tour prosegue in direzione di Najac. Ci aspetta una tappa che, sulla carta, potrebbe essere idonea ad una nuova fuga, ma in teoria allettante anche per le velociste del gruppo sul finale. Prevediamo altri fuochi d'artificio all'orizzonte. "È il miglior Tour de France Femmes, è semplicemente fantastico" conclude Yara Kastelijn. Un consiglio: fate in modo di non perdervelo.