Mentre la stagione 2024 del ciclismo maschile sarà sicuramente ricordata per i successi di un atleta in particolare, ci sono stati comunque diversi altri corridori che ci hanno impressionato con le loro prestazioni.
Dai soliti noti che hanno brillato come ci aspettavamo, a nomi più sorprendenti che hanno vissuto l’anno migliore della loro carriera, il 2024 non è stato certo avaro di grandi performance da celebrare, anche se la maggior parte dei principali trofei dello sport sono stati conquistati da un solo uomo.
Menzioni d’onore a Biniam Girmay (Intermarché - Wanty) per i suoi storici risultati al Tour de France; a Marc Hirschi (UAE Team Emirates) per il suo periodo d’oro tra agosto e settembre; ai corridori di UAE Team Emirates João Almeida, Adam Yates e Juan Ayuso, che hanno brillato quando hanno avuto la possibilità di correre per sé stessi; a Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Max Van Gils per la loro costanza nelle Classiche; a Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) per i suoi lampi di classe nonostante gli infortuni; e a talenti emergenti come Thibau Nys (Lidl-Trek), Lennert Van Eetvelt (Lotto-Dstny) e Derek Gee (Israel Premier Tech) per le loro stagioni di svolta. Ma questi sono i 10 corridori che riteniamo siano stati i migliori del 2024.
10. Jonathan Milan
Jonathan Milan ha continuato il suo straordinario 2023 con una stagione che lo ha visto migliorare ulteriormente, diventando uno dei migliori velocisti al mondo. Il momento più alto è stato il Giro d’Italia, dove ha superato un campo di avversari molto competitivo, vincendo tre tappe e la classifica a punti. Ma il suo successo non si è fermato lì: nel corso dell’anno ha ottenuto altre otto vittorie, quattro delle quali a livello WorldTour. Le sue prestazioni impressionanti nelle Classiche, tra cui una corsa aggressiva che ha contribuito alla vittoria del compagno di squadra Mads Pedersen (Lidl-Trek) alla Gent-Wevelgem, hanno suggerito che Milan si sta sviluppando per diventare molto più di un semplice velocista puro.
(Foto: Zac Williams/SWPix)
9. Jonas Vingegaard
Prima del terribile incidente di aprile che lo ha costretto a rivedere i suoi piani stagionali, Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) aveva iniziato il 2024 sulla scia del suo glorioso 2023, vincendo sia la Tirreno-Adriatico che O Gran Camiño in maniera dominante. Sebbene non sia riuscito a difendere il titolo al Tour de France, la gravità della caduta al Giro dei Paesi Baschi (dove ha riportato la frattura della clavicola, di diverse costole e la perforazione di un polmone) rende il suo secondo posto un risultato miracoloso — soprattutto considerando che la sua sconfitta contro Tadej Pogačar è stata meno dovuta a sue mancanze e più all’incredibile forma del corridore sloveno.
8. Matteo Jorgenson
In un anno segnato dagli infortuni di tutte le loro stelle principali, un uomo si è fatto avanti per riscattare la sfortunata stagione di Visma-Lease a Bike dopo l’annus mirabilis del 2023: Matteo Jorgenson, il corridore meglio classificato della squadra nella lista di quest’anno. Grazie al suo impressionante ventaglio di abilità, è riuscito a colmare il vuoto sia nelle corse a tappe che nelle Classiche, vincendo la Parigi-Nizza e la Dwars door Vlaanderen a marzo, e mancando per soli otto secondi la vittoria generale al Giro del Delfinato. L’ottavo posto assoluto al Tour de France, dove ha anche aiutato il compagno Jonas Vingegaard a conquistare il secondo posto, lo ha visto emergere per la prima volta come un potenziale contendente per la classifica generale nei Grandi Giri.
(Foto: Zac Williams/SWPix)
7. Tim Merlier
Solo Tadej Pogačar ha superato il totale di 16 vittorie di Tim Merlier nel 2024, un bottino che avrebbe probabilmente ricevuto maggiore riconoscimento se non fosse stato per le imprese storiche dello sloveno. Tra queste vittorie spiccano alcuni titoli importanti, come la gara in linea dei Campionati Europei e la classica Scheldeprijs, oltre a tre tappe al Giro d’Italia durante il suo tanto atteso quanto riuscito ritorno alle corse dei Grandi Giri. Le vittorie sono arrivate con regolarità durante tutta la stagione, con un solo mese (luglio) senza successi tra febbraio e settembre, confermando il suo status di velocista più rapido al mondo.
6. Primož Roglič
L'inizio con la nuova squadra Red Bull-Bora-Hansgrohe potrebbe essere stato lento, complicato ulteriormente dal suo coinvolgimento nell'incidente al Giro dei Paesi Baschi, ma il 2024 si è rivelato una stagione tipicamente vincente per Primož Roglič. Al Giro del Delfinato ha mostrato il suo consueto dominio, vincendo la classifica generale e due tappe; e, sebbene sia stato costretto nuovamente al ritiro dal Tour de France, in puro stile Roglič si è ripreso poche settimane dopo, conquistando la Vuelta a España per la quarta volta, eguagliando un record storico, aggiungendo anche tre vittorie di tappa per portare il suo bottino stagionale a otto successi impressionanti.
5. Jasper Philipsen
Proseguendo sulla scia dello scorso anno, Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) ha nuovamente combinato un finale di sprint micidiale e prestazioni di qualità nelle Classiche, affermandosi come uno dei protagonisti della stagione. In primavera è arrivato il primo Monumento in carriera alla Milano-Sanremo, seguito dal secondo posto, come l’anno scorso, alla Parigi-Roubaix dietro al compagno di squadra Mathieu van der Poel. In estate ha aggiunto altre tre vittorie di tappa al suo palmarès al Tour de France, con l’unico neo di non essere riuscito, per poco, a difendere la maglia verde, conquistata da Biniam Girmay. Il totale di nove vittorie è stato inferiore rispetto allo scorso anno, ma sono arrivate nelle corse più importanti, con tutte tranne due ottenute a livello WorldTour.
4. Ben O’Connor
Forse la storia di successo più sorprendente e commovente del 2024 è stata quella di Ben O’Connor (Decathlon–AG2R La Mondiale), che ha scacciato i demoni di tante delusioni passate in un anno in cui tutto sembrava andare per il verso giusto. Il momento culminante è stato il suo resistente regno di 13 giorni in maglia rossa alla Vuelta a España, che si è concluso con un secondo posto finale, ma un altrettanto impressionante quarto posto al Giro d’Italia all’inizio dell’anno lo rende, probabilmente, il miglior interprete dei Grandi Giri dopo Tadej Pogačar. Una medaglia d’argento ancora più sorprendente nella gara in linea dei Mondiali di Zurigo è stata la ciliegina sulla torta.
3. Mathieu van der Poel
Un'altra spettacolare campagna primaverile ha confermato Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) come re delle Classiche, oltre che uno dei più grandi interpreti del pavé che abbiamo mai visto. Il suo triplo successo alla E3 Saxo Bank Classic, al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix potrebbe essere stato già raggiunto da Tom Boonen e Fabian Cancellara, ma mai con un tale livello di dominio: ha vinto ogni corsa in solitaria, con attacchi sempre più lontani dal traguardo e margini di vittoria sempre maggiori, culminati in un attacco a 60 km dall’arrivo e una vittoria con tre minuti di vantaggio a Roubaix. Come se non bastasse, si è spinto anche oltre la sua zona di comfort, conquistando podi alla Liège–Bastogne–Liège e in un Mondiale collinare, oltre a un titolo mondiale di gravel.
2. Remco Evenepoel
Considerando che arrivano solo una volta ogni quattro anni, le medaglie d’oro olimpiche sono tra i premi più difficili da conquistare per un ciclista; vincerne due nello stesso anno, come ha fatto Remco Evenepoel nella gara in linea e nella cronometro, è un’impresa straordinaria. La vittoria nella cronometro è stata una delle cinque ottenute contro il tempo, inclusa quella mondiale a Zurigo, confermandolo come il miglior cronoman del ciclismo mondiale. Allo stesso tempo, ha continuato a stupire nelle Classiche e nelle corse a tappe grazie al suo stile di corsa irrefrenabile e alla predilezione per gli attacchi da lontano. Forse la sua prova più impressionante non è stata una delle sue nove vittorie, ma il terzo posto nella classifica generale al Tour de France, al debutto nella corsa, una performance che ha suggerito, contrariamente a quanto creduto da alcuni esperti, che potrà competere con Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard per la maglia gialla negli anni a venire.
1. Tadej Pogačar
Cosa resta da dire sulla stagione 2024 di Tadej Pogačar? Ha trascorso l’anno facendo sembrare straordinario ciò che era ordinario e normale ciò che era anormale, al punto che anche le gare più importanti con i campi più forti erano praticamente prive di suspense, data l'inevitabilità del suo successo. Per riassumere: ha completato la doppietta Giro-Tour, vincendo sei tappe in ciascuna delle due corse, e ha aggiunto alla sua collezione la gara in linea dei Mondiali, Il Lombardia, Liège-Bastogne-Liège e le Strade Bianche, per un totale di 25 vittorie, un numero che solo un altro corridore è riuscito ad avvicinare. Avrebbe potuto ottenere anche solo una frazione di questo, e sarebbe comunque stato il corridore dell’anno.