La presentazione del Giro 2022 ci ha fatto un po’ penare, ma alla fine ecco il percorso della prossima Corsa Rosa.
Come preannunciato qualche mese fa, la Grande Partenza ritorna per il 2022 dalla Ungheria, con tre tappe in programma dal 6 al 9 maggio. La prima tappa sarà indicata ai velocisti (195 chilometri pianeggianti da Budapest a Visegrád), mentre la seconda — 9.2 km di cronometro individuale — inizierà a scaglionare la classifica generale prima della terza frazione (201 km, ancora pianeggianti) da Kaposvár a Balatonfüred.
La terza tappa in Ungheria da Kaposvár a Balatonfüred. Foto: RCS
Dopo la tre giorni all’estero e un giorno di riposo/trasferimento, Il Giro riprenderà il suo percorso dalla Sicilia. La quarta tappa promette già spettacolo con l’arrivo sull’Etna (Rifugio Sapienza): 166 chilometri di lunghezza e 3,580 metri di dislivello per iniziare col piede giusto sul territorio nazionale.
La prima tappa in Italia, la quarta, arriverà in cima all'Etna. Foto: RCS
La seconda tappa in Sicilia è invece classificata come tappa per velocisti (Catania-Messina), ma con la salita a Portella Mandrazzi dopo 75 chilometri (e comunque 1,200 metri totali da scalare) potrebbe lanciare qualche attacco interessante. La prima tappa a sbarcare sullo stivale, invece, è la Palmi-Scalea (Calabria), un’altra frazione per le volate.
Le due tappe che seguono, la prima a cavallo tra Calabria e Basilicata (Diamante-Potenza di 198 km e 4,490 metri di dislivello), e la Napoli-Napoli con un circuito di 19 km da Bacoli al Monte di Procida (2,130 metri di dislivello totali) sono invece le prime collinari, ma che in sequenza una dopo l’altra si faranno sentire come una tappa di montagna. Tappa di montagna che arriva il giorno dopo, con la Iserna-Blockhaus (187 km e 4,990 metri di dislivello) e che promette scintille tra Molise e Abruzzo prima del secondo giorno di riposo, in calendario per il 16 di maggio.
Il Blockhaus, ormai un classico, arriva prima della seconda giornata di riposo. Foto: RCS
Il Giro riprende il 17 maggio da Pescara, e la decima tappa (194 km collinari) porterà il gruppo fino a Jesi, nelle Marche. Quelle che seguiranno sono un mix di tappa pianeggianti e vallonate che risalgono verso la Valle d’Aosta passando per l'Emilia-Romagna, la Liguria e il Piemonte: Santarcangelo di Romana-Reggio Emilia di 201 km (pianeggiante), Parma-Genova (186 km; collinare), San Remo-Cuneo (157 km; pianeggiante), Santena-Torino (153 km; collinare) e Rivarolo Canavese-Cogne (177: arrivo in salita e 4,030 metri di dislivello).
Tappa dura, quella da Rivarolo Canavese a Cogne, con 4,000 metri di dislivello. Foto: RCS.
L’ultimo giorno di riposo (23 maggio) precede un’ultima settimana thriller. Si comincia in Lombardia con Salò-Aprica (200 chilometri con la scalata al Mortirolo da Monno e 5,440 metri di dislivello) e si continua in direzione Trentino con la Ponte di Legno-Lavarone (165 km e 3,740 metri di dislivello con la salita al Tonale di primo mattino).
Per non parlare della Salò-Aprica con Goletto di Candino, Mortirolo, Teglio e Santa Cristina. Foto: RCS
L’ultima tappa pianeggiante (la 18esima di 146 km da Borgo Valsugana in Trentino-Alto-Adige, a Treviso in Veneto) è l'ultima possibilità per i velocisti, in quanto il gran finale include una super frazione collinare di 3,230 metri di dislivello da Marano Lagunare a Santuario di Castelmonte in Friuli-Venezia-Giulia (178 km). La ventesima tappa prevede poi il tappone dolomitico in Veneto con la Belluno-Marmolada (Passo Fedaia) di 167 km e 4,490 metri di dislivello (con anche Passo San Pellegrino e Passo Pordoi); mentre il Giro si chiuderà con la cronometro individuale sulle colline veronesi di 15 chilometri per decidere le ultime posizioni nel caso le montagne non fossero bastate.Ultima tappa, la cronometro sulle colline veronesi di 15 km, che potrebbe decidere le ultime posizioni nel caso le montagne non fossero bastate. Foto: RCS.