Dove il tempo sembra essersi fermato

Dove il tempo sembra essersi fermato

Rouleur torna indietro nel tempo, esplorando i sentieri gravel del Tirolo, in Austria, una terra di castelli fiabeschi, montagne innevate e laghi blu scintillanti.

Autore: Rachel Jary_ Immagini: LIZ KELLERER

Articolo pubblicato su Rouleur Italia 22 - Orizzonti - disponibile su abbonamento

L’Hotel Der Tannenhof è nascosto alla fine di Hinterbichl, una cittadina nel cuore del Tirolo, nell’Austria occidentale. Le sue scure assi di legno si intravedono appena avvicinandosi dalla strada, poiché l’edificio è incastonato ai margini di un bosco rigoglioso. Le montagne innevate sovrastano il Der Tannenhof, e, se si osserva attenta- mente, si notano sentieri gravel che serpeggiano lungo i pendii erbosi delle rocce. Sono un’anticipazione di ciò che ci aspetta nei prossimi tre giorni.

Avvicinandosi al Der Tannenhof, la vera essenza del luogo diventa evidente. Non è un semplice hotel di montagna, ma un rifugio concepito per qualcosa di più. I primi indizi sono le rastrelliere per biciclette, seguite dalle stazioni di lavaggio e dall’auto d’epoca del team Volvo-Cannondale parcheggiata all’esterno.

All’interno, ogni dettaglio racconta una storia: maglie autografate adornano le pa- reti, biciclette vintage del team sono sistemate negli angoli, e libri dil ciclismo sono sparsi sui tavoli. In un angolo della reception, spicca una maglia del team Canyon/ SRAM firmata da Antonia Niedermaier, vincitrice di una tappa del Giro d’Italia Donne l’anno scorso, la cui casa di famiglia si trova a pochi chilometri dal Der Tannenhof. Lungo le scale che conducono alle camere da letto, ci sono poster autografati dall’intero Ceratizit-WNT Women’s WorldTeam, che ha scelto Der Tannenhof come base per i suoi training camp.

Ad accogliermi ci sono Thomas e Victoria, appassionati ciclisti e proprietari dell’hotel. Appena arrivata, le storie iniziano a fluire, mentre assaporiamo un po’ di apfelstrudel tradizionale, preparato in casa dalla madre di Victoria. Parlano dei ciclisti che hanno soggiornato qui, raccontando frammenti di pettegolezzi che Victoria sentiva sussurrare tra le cicliste del Ceratizit-WNT e le storie degli ultraciclisti che usano l’hotel come punto di sosta durante i loro lunghi viaggi. Questo angolo d’Austria, curato con passione dai proprietari del Der Tannenhof, è davvero uno dei segreti meglio custoditi del mondo del ciclismo.

Il Der Tannenhof, accogliente e familiare, sarà la nostra casa per il resto della settimana. Le sue calde sfumature di legno ci accoglieranno come un abbraccio dopo lunghe giornate trascorse pedalando sulle montagne di Reutte, esplorando il meglio dei percorsi sterrati che le quattro regioni di Lechtal, Naturparkregion Reutte, Tannheimer Tal e Tiroler Zugspitz Arena hanno da offrire. Queste valli, se sommate tutte insieme, offrono 18 itinerari, oltre 1.000 km di strade sterrate e più di 22.000 metri di dislivello. In questa parte delle Alpi, l’avventura è assicurata.

Prima di lasciare la pianura per iniziare la nostra esplorazione su due ruote verso il cielo azzurro, ci fermiamo per una visita speciale. Arriviamo in una zona industriale senza pretese alla periferia di Reutte, dove un grande edificio ci attende. Le porte metalliche si aprono, rivelando un vero e proprio santuario dedicato al passato, presente e futuro della Ceratizit-WNT. Claude Sun, il capo squadra di lunga data, ci accoglie con un sorriso caloroso e un saluto entusiasta. Mentre ammiriamo le maglie da leader autografate e ascoltiamo le storie avvincenti dietro i telai spezzati delle biciclette, Claude ci racconta aneddoti e ricordi felici.

Le biciclette e i kit di ogni ragazza della squadra per la stagione 2024 sono etichettati e ordinati con precisione, custoditi qui tra le gare più importanti. La squadra tedesca ha trovato la propria casa e identità a Reutte, e mentre ci prepariamo a iniziare il nostro giro in bicicletta, diventa chiaro perché scelgano queste montagne per i loro allenamenti.

Dopo aver salutato Claude, il nostro percorso inizia lungo le rive del Lech tirolese. Un sentiero di ghiaia color champagne ci guida accanto a un’acqua sorprendentemente azzurra, resa tale dall’alto contenuto di minerali e dai riflessi del sole. Pedaliamo fino in fondo alla valle di Berwanger, dove l’Austria inizia a rivelare i suoi colori più belli. Davanti a noi si apre un panorama alpino, mentre seguiamo un sentiero sottile che si snoda attraverso distese di campi verdi. Le mucche pascolano placide, e noi proseguiamo circondati da alberi e montagne. L’Austria emana un senso di serenità: non abbiamo ancora incontrato un’auto, l’aria è fresca e frizzante, e gli abitanti del luogo ci salutano con un sorriso e un caloroso “Guten Tag!” mentre passiamo.

Ci stiamo avvicinando alla base del Thaneller, una delle vette più imponenti delle Alpi della Lechtal, e presto inizieremo a scalarla. Alcuni ciclisti del posto, che conoscono questi sentieri di ghiaia come le loro tasche, mi avvisano che ci aspetta una salita ripida, così passo rapidamente a una marcia più agile. Gli otto chilometri di ascesa scorrono mentre affronto il percorso sterrato con determinazione, fino a raggiungere la vetta e la cittadina sciistica di Rinnen. Qui siamo accolti da un cielo limpido, fiori in piena fioritura ed edifici in legno che assumono una calda tonalità arancione sotto il sole del tardo pomeriggio. È difficile immaginare che, solo pochi mesi fa, questa zona fosse ricoperta da un candido manto di neve e animata da sciatori e amanti degli sport invernali.

Ed è qui che inizia il vero divertimento: ci lanciamo giù per l’asfalto liscio, affrontando le curve con grinta, piegando a destra e a sinistra, mentre il sudore della salita appena affrontata si asciuga sulla pelle. Scivoliamo verso gli specchi d’acqua color zaffiro, fino a raggiungere Fischer am See per il pranzo. Gustiamo della spigola appena pescata, accompagnata da una vista mozzafiato sul lago Heiterwanger, che scintilla sotto la brezza gentile.

Articolo pubblicato su Rouleur Italia 22 - Orizzonti - disponibile su abbonamento 

Autore: Rachel Jary_ Immagini: LIZ KELLERER

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