GLASGOW 2023: favoriti in gara e i pronostici della corsa élite maschile

GLASGOW 2023: favoriti in gara e i pronostici della corsa élite maschile

Autore: Richard Windsor Immagini: Zac Williams / Swpix.com

Formalmente era l'evento conclusivo della stagione su strada, ma quest'anno l'UCI ha deciso di spostare i Campionati del Mondo ad agosto. I Mondiali partiranno tra qualche giorno a Glasgow, e sarà la la prima volta nella storia in cui si svolgeranno contemporaneamente e nella stessa località le rassegne iridate di tutte le discipline del ciclismo, ad eccezione del ciclocross.


Tuttavia, le corse d'élite maschili e femminili su strada rimangono gli eventi di punta dei Mondiali, dove molte delle più grandi star del ciclismo su strada indosseranno le maglie delle rispettive squadre nazionali per contendersi la prestigiosa maglia iridata.

La gara maschile elite 2023, che si svolge su un percorso di 271,1 km definito da un circuito tecnico e collinare, dovrebbe essere molto combattuta. Il percorso si adatta a un'ampia gamma di corridori e la collocazione anticipata della corsa nel calendario vedrà molti dei favoriti in gara continuare a mostrare la forma smagliante esibita durante il Tour de France.

Come sempre, il Belgio vanta la formazione più forte di tutte le nazioni in gara, probabilmente cosí forte che ha potenzialmente troppi vincitori all'interno della sua rosa, anche se l'anno scorso il gesto eroico e solitario di Remco Evenepoel è stato sufficiente mettere a tacere ogni dubbio su chi fosse il leader della squadra. Evenepoel torna quest'anno per tentare di vincere un secondo titolo mondiale, ma c'è una schiera di potenziali pretendenti alla maglia iridata che di certo non gli renderanno la vita facile.

Remco Evenepoel (Belgio)

A parte una settimana al Giro d'Italia (in cui ha comunque vinto due tappe) e poi interrotta dal Covid, Remco Evenepoel è stato visto in forma quasi imbattibile quest'anno. In particolare nelle corse di un giorno, vincendo tutte quelle a cui ha partecipato, tra cui la Liegi-Bastogne-Liegi, la gara su strada del Campionato nazionale belga e, più recentemente, la Classica di San Sebastián.

Remco Evenepoel

Il ventitreenne ha vinto la corsa su strada dello scorso anno in Australia con un attacco solitario da oltre 25 km di distanza, e ci aspettiamo che possa ripetere la stessa mossa quest'anno a Glasgow. La natura tortuosa dei giri del circuito cittadino favorirà forse un forte attaccante solitario rispetto a un gruppo di inseguitori, e la ripida salita di Montrose Street è il tipo di trampolino di lancio su cui Evenepoel potrebbe brillare.

Tadej Pogačar (Slovenia)

Dopo un Tour de France grintoso ed estenuante, in cui ha vinto due tappe e si è classificato secondo in classifica generale, Tadej Pogačar tornerà a gareggiare ai Mondiali questa settimana.

Nonostante il suo palmarès già scintillante, Pogačar non ha ancora sfiorato la vittoria ai Campionati del Mondo, il suo miglior risultato è stato un 18° posto nel 2019, il che forse aggiunge un ulteriore incentivo a presentarsi domenica e a capitalizzare qualsiasi forma residua dal Tour.

Tadej Pogacar

Anche se il 24enne preferirebbe forse un percorso con salite più dure, ha pur sempre la forza d'attacco devastante e lo sprint finale per vincere a Glasgow in qualsiasi scenario, come testimoniano i suoi trionfi negli ultimi anni sul pavé, nelle Ardenne e nelle classiche italiane.

Resta da vedere quale sia il suo stato di forma dopo il Tour, ma un Pogačar al top della forma è senza dubbio uno dei favoriti per la vittoria.

Mathieu van der Poel (Paesi Bassi)

Il percorso di Glasgow sembra fatto su misura per un Mathieu van der Poel in perfetta forma. Le sue salite brevi ma impegnative dovrebbero giocare a favore dell'atleta che ha vinto il Giro delle Fiandre (due volte), la Strade Bianche e l'Amstel Gold Race, e sono pochi quelli che possono seguire uno dei suoi attacchi caratteristici che arrivano tardi in una corsa di questa distanza.

L'olandese non è sembrato in forma ultimamente come invece durante le classiche di quest'anno ma si è fatto notare al Tour de France come uomo di punta della squadra.

Mathieu van der Poel

Visti gli eventi controversi che si sono verificati prima della corsa mondiale dello scorso anno e che alla fine gli hanno impedito di partecipare in modo adeguato, Van der Poel sarà senza dubbio spinto a capitalizzare un altro percorso di gara su strada a lui congeniale. Non è chiaro se avrà la forza di seguire un attacco di Pogačar o di Evenepoel, ma un gruppo ridotto o una fuga in volata saranno uno scenario favorevole per una vittoria dell'olandese.

Wout van Aert (Belgio)

Quando Wout van Aert vinse la Milano-Sanremo nel 2020, sembrava impensabile che non avrebbe vinto altre Classiche Monumento nelle tre stagioni successive. Il rapporto del belga con le classiche storiche del ciclismo è stato invece molto particolare, avendo registrato sei podi dopo la vittoria di Sanremo, ma nessuna vittoria. Questa sensazione si è forse tradotta anche nei Campionati del Mondo, dove un secondo, un undicesimo e un quarto posto hanno rappresentato tante occasioni mancate. L'11° posto del 2021 è stato particolarmente doloroso, visto che si è svolto nel suo paese natale, le Fiandre, e non è riuscito a capitalizzare il pieno supporto della squadra belga, avendo poi un battibecco pubblico con il compagno di squadra Evenepoel. I due sono tornati come co-leader a Wollongong l'anno scorso, quando Evenepoel ha vinto, e a Glasgow correranno ancora una volta da co-capitani.

Wout van Aert

Il percorso, come per Van der Poel, si addice a un corridore da classiche del calibro di Van Aert. Essendo uno dei rari corridori estremamente fortunati che possono fare quasi tutto in modo eccezionale, non c'è motivo per cui Van Aert non possa battere tutti quelli di questa lista. Se ne ha le gambe, la capacità di mettere insieme le forze per evitare qualsiasi contrattempo tattico e la sfortuna sarà il fattore decisivo per le sue possibilità di passare dai posti sul podio alla maglia iridata.

Christophe Laporte (Francia)

Una squadra francese ai Campionati del Mondo che si presenta al Mondiale con Julian Alaphilippe sarebbe, di norma, una garanzia. Essendo due volte campione del mondo, Alaphilippe sa esattamente cosa serve per vincere questo tipo di gare e, meritatamente, è ancora in testa alla classifica della Francia. Ma è Christophe Laporte che sembra il più forte candidato alla vittoria di quest'anno.

Innanzitutto in termini di forma. Alaphilippe non è sembrato al meglio quest'anno, soprattutto nelle classiche. Laporte, invece, è stato una delle stelle più brillanti della Jumbo-Visma durante le classiche su pavé, e in seguito ha svolto un ruolo fondamentale nella vittoria assoluta di Jonas Vingegaard al Tour de France.

Christophe Laporte

In secondo luogo, il percorso sembra più adatto a Laporte, più simile per forma a quello dello scorso anno a Wollongong che a quello del Fiandre o di Imola, dove Alaphilippe ha trionfato. Dato che uno sprint di gruppo ridotto è una possibilità concreta, Laporte sembra la prospettiva migliore in questo momento.

Sebbene Laporte abbia ottenuto un secondo posto in Australia lo scorso anno, si è trattato del suo primo piazzamento in quattro tentativi ai Mondiali. La sua crescita dovrebbe vederlo tra i principali contendenti se è al meglio, ma avere Alaphilippe in squadra dà alla Francia diverse carte da giocare in una delle gare più imprevedibili della stagione.

Mads Pedersen (Danimarca)

La vittoria di Mads Pedersen ai Campionati del Mondo dello Yorkshire nel 2019 è arrivata in modo del tutto inaspettato. Sebbene fosse arrivato secondo al Giro delle Fiandre l'anno precedente, il danese non aveva ancora ottenuto una vittoria a livello WorldTour prima del trionfo ai Mondiali. Anche quando è arrivato al fianco del ben più esperto Matteo Trentin allo sprint finale di quella gara bagnata dalla pioggia, nessuno avrebbe scommesso su di lui per la vittoria.

Mads Pedersen

Da allora, Pedersen è cresciuto fino a diventare uno dei più formidabili e vincenti sprinter del gruppo, vincendo tappe in ognuno dei Grandi Giri. Pur avendo vinto la Gent-Wevelgem nel 2020, il 27enne non ha ancora ottenuto una vittoria in una grande classica. Quest'anno è riuscito a conquistare un terzo posto al Fiandre e un quarto alla Parigi-Roubaix, ma non è stato in grado di superare regolarmente corridori del calibro di Van der Poel e Van Aert in questo tipo di gare.

Pedersen rimane comunque un forte concorrente per i Mondiali, vista la forza dimostrata durante il Tour de France, e grazie alla sua versatilità dovrebbe essere in grado di rimanere in contatto con un gruppo ridotto. Un arrivo in volata sarebbe probabilmente il risultato più favorevole per lui, ma un podio sembra un risultato finale più probabile dato il calibro del gruppo qui riunito.

Michael Matthews (Australia)

Tre podi e due ulteriori top-10 dimostrano che i Campionati del Mondo sono una gara che Michael Matthews adora. Anche se non ha mai vinto, Matthews ha una notevole costanza che pochi corridori possono battere quando si tratta di affrontare la natura agonistica delle corse su strada dei Mondiali.

La sua più grande occasione è stata forse nel 2015, quando Peter Sagan è sfuggito al gruppo e lo ha tenuto a bada per poco per vincere la sua prima di tre maglie iridate consecutive a Richmond, negli Stati Uniti. È stata la capacità di Matthew di mantenere lo sprint dopo una giornata così lunga di corsa dura a fargli guadagnare il secondo posto quel giorno, e da allora è stato uno strumento prezioso per il suo successo ai Mondiali.

Michael Matthews

L'australiano dovrà sperare che i corridori rimanenti rimangano tutti uniti se vuole avere una possibilità di vincere e sfruttare il suo sprint, ma questo è un obiettivo notoriamente difficile da raggiungere nelle corse su strada dei Mondiali. Non dovrebbe avere problemi a superare le salite, ma un altro podio sembra una prospettiva più realistica di una vittoria per Matthews.

Altri favoriti

Jasper Philipsen è un'opzione preziosa per il Belgio se il gruppo dovesse in qualche modo rimanere tutto insieme fino alla fine, e sembra certamente l'unico sprinter puro qui in grado di rimanere nella mischia.

Fred Wright Un podio sarebbe un risultato straordinario per il ventiquattrenne, che ogni anno diventa sempre più forte.

Van der Poel guiderà senza dubbio la squadra, ma Dylan van Baarle sembra un possibile vincitore per i Paesi Bassi, nel caso riuscisse ad ottenere un vantaggio.

Ben Healy è l'opzione principale per l'Irlanda, ma la scalata su questo percorso non sembra abbastanza difficile da permettergli di fuggire in solitaria.

Ben Healy

Stefan Küng e Marc Hirschi (Svizzera), Neilson Powless (USA), Iván García Cortina (Spagna), e Alexander Kristoff (Norvegia) sono altri possibili outsider da temere.

Pronostico

Scommettiamo su Remco Evenepoel come possibile vincitore della maglia iridata per il secondo anno consecutivo.

Immagine di copertina: Alex Broadway/SWPix

Autore: Richard Windsor Immagini: Zac Williams / Swpix.com


READ MORE

Closing the gap: can Remco Evenepoel rise to the challenge of Tadej Pogačar in 2025?

Closing the gap: can Remco Evenepoel rise to the challenge of Tadej Pogačar in 2025?

The Belgian rider is not going to go down without a fight next season

Leggi di più
Max Poole on near misses, learning from the best and why Team DSM-Firmenich PostNL’s structure works

Max Poole on near misses, learning from the best and why Team DSM-Firmenich PostNL’s structure works

The British rider discusses his impressive Grand Tour debut and the work it has taken to get there

Leggi di più
'British Cycling has done everything for me' - Dani Rowe: From a talent ID programme to Olympic gold

'British Cycling has done everything for me' - Dani Rowe: From a talent ID programme to Olympic gold

Speaking after being inducted into the British Cycling Hall of Fame, Rowe tells Rouleur about her journey to the top of the sport

Leggi di più
Will Mark Cavendish return to the Tour de France in 2025?

Will Mark Cavendish return to the Tour de France in 2025?

We know the Manxman well enough now that we should never count him out when it comes to racing

Leggi di più
‘Cycling is my home… but it’s less fun nowadays’: Simon Geschke on 16 years as a professional

‘Cycling is my home… but it’s less fun nowadays’: Simon Geschke on 16 years as a professional

The German rider reflects on how the sport has changed over his career as a pro cyclist

Leggi di più
‘Our budget is 10 times higher’ - Canyon//SRAM manager Ronny Lauke on the changing economics of women’s cycling

‘Our budget is 10 times higher’ - Canyon//SRAM manager Ronny Lauke on the changing economics of women’s cycling

The German team boss on increased salaries, how the Tour de France Femmes avec Zwift has impacted his team and acquiring a new sponsor in...

Leggi di più

MEMBERSHIP

JOIN ROULEUR TODAY

Independent journalism, award winning content, exclusive perks.

Banner Image